FAQ – DOMANDE FREQUENTI

Malasanità è un termine che si riferisce a una serie di situazioni che possono verificarsi durante una prestazione sanitaria, come un errore medico o una somministrazione impropria di cure.

Tuttavia, per parlare di malasanità è necessario che sia presente una colpa medica che ha causato danni alla salute del paziente.

La Carta Europea dei Diritti del Malato stabilisce 14 diritti dei pazienti volti a garantire un alto livello di protezione della salute umana.
Questi diritti sono il punto di riferimento per valutare l’operato dei servizi sanitari pubblici e privati.

Il rispetto dei diritti dei malati costituisce la realizzazione dei principi fondamentali del diritto alla salute e del diritto alla cura.

Il termine per richiedere il risarcimento è di 10 anni dalla data dell’evento dannoso.
Tuttavia, in alcune situazioni particolari la domanda deve essere presentata entro 5 anni.

Per responsabilità sanitaria si intende la responsabilità medica o da errore medico disciplinata dalla Legge Gelli-Bianco del 2017.

Si ha responsabilità sanitaria quando un paziente subisce danni o la morte a causa di comportamenti negligenti o intenzionali da parte del sanitario o della struttura sanitaria.
Il soggetto danneggiato può richiedere il risarcimento del danno subito.

Imprudenza, imperizia e negligenza indicano una mancanza di attenzione e diligenza da parte del professionista sanitario nella cura del paziente.
Ecco cosa significano:

• Imprudenza: Quando il medico adotta un comportamento avventato e non rispetta le regole della prudenza e della cautela.
• Imperizia: Si riferisce alla mancanza di conoscenza, competenza e abilità da parte del professionista
• Negligenza: Quando il medico non adotta le dovute cautele e attenzioni nell’esercizio della sua professione.

La struttura ospedaliera è la responsabile civile dei danni provocati dai propri medici, se è assicurata risponde l’assicurazione.

Non ci sono tempi certi e uguali per tutti.

Noi mediamente impieghiamo 18 mesi dalla firma del mandato professionale.

No, con noi mai e in nessun caso.

Sarà richiesta solo una percentuale alla fine.

Niente, non dovrai pagare nulla, nemmeno le spese che noi abbiamo anticipato per te.

I diritti del malato sono tutelati da diverse entità, tra cui il Sistema Sanitario Nazionale, il medico curante, l’Ordine dei medici, i tribunali e le associazioni di pazienti e familiari.

Garantiscono l’accesso alle cure e ai servizi sanitari e rappresentando gli interessi dei pazienti.

Verrà risarcito il danno fisico temporaneo, il danno permanente e la sua componente morale (danno non patrimoniale).

Inoltre verranno risarcite tutte le spese sostenute e il mancato reddito percepito (danno patrimoniale).

Il risarcimento del danno per malasanità può comprendere:

Danno patrimoniale. Include le spese mediche sostenute dal paziente a causa dell’errore medico, le perdite di reddito subite a seguito dell’evento dannoso e il costo delle cure future.

Danno biologico. Comprende le conseguenze fisiche e psicologiche dell’errore medico, come la perdita di un organo, la disabilità permanente o la sofferenza psicologica.

Danno morale. Comprende il dolore, lo stress e la sofferenza emotiva causati dall’evento dannoso.

Il danno biologico può riferirsi a qualsiasi danno o lesione causata al corpo del paziente a causa delle azioni o della negligenza di un professionista sanitario.

Ciò può includere lesioni fisiche, infezioni o altri tipi di danno che possono derivare da procedure mediche, farmaci o altre forme di trattamento.

Il danno morale è un tipo di danno non patrimoniale che ha un impatto negativo sulla propria vita emotiva e psicologica, senza tuttavia causare alcuna perdita economica.

In ambito medico, il danno morale può derivare da un errore medico, da una negligenza o da una cattiva gestione della cura, che causano una sofferenza psicologica al paziente e ai suoi familiari.

Il risarcimento per malasanità dipende dalla gravità del danno subito dal paziente, l’entità del danno patrimoniale e la responsabilità dell’ente sanitario.

Conoscendo la tua invalidità temporanea e permanente riconosciuta basta consultare le tabelle di Milano.

Il consenso informato implica che il medico o il professionista sanitario fornisca al paziente tutte le informazioni necessarie sulla propria salute per prendere una decisione consapevole e informata sui trattamenti disponibili e le loro possibili conseguenze, le alternative possibile, e che il paziente dia il proprio consenso in modo libero e volontario.

La cartella clinica contiene informazioni dettagliate sulla salute del paziente, sulle condizioni cliniche, sulle terapie effettuate, sui test e sulle analisi, sulla diagnosi e sulle decisioni terapeutiche.

Inoltre, la cartella clinica include informazioni sui medici e sul personale sanitario coinvolti nella cura del paziente, nonché sui consensi informati e sulle informazioni fornite al paziente.

Il medico legale è un medico specializzato in medicina legale e in medicina forense, ovvero la disciplina che si occupa delle implicazioni mediche e legali di un evento traumatico, di una malattia o di un danno alla salute.

Si occupa di valutare e documentare le lesioni e i danni subiti da una persona in seguito a un evento traumatico o a una negligenza medica e di stabilire gli eventuali errori commessi.

Un esame autoptico, comunemente noto come autopsia, è una procedura medica in cui viene esaminato il corpo di una persona deceduta per determinare la causa della morte e identificare eventuali anomalie o malattie.

L’autopsia viene solitamente eseguita da un patologo forense, che cerca di raccogliere informazioni sulla morte della persona per scopi legali o di ricerca scientifica.

È importante avere a disposizione la documentazione medica completa del paziente, comprensiva di cartelle cliniche, referti di esami, prescrizioni e relazioni di consulenze specialistiche.

Inoltre, è necessario effettuare una valutazione medico-legale e giuridica del caso da parte di esperti del settore, in modo da stabilire la responsabilità medica e le eventuali azioni legali da intraprendere.

Tutti i parenti di primo e secondo grado, non per via ereditaria (iure hereditates) ma per il proprio dolore subito a causa della perdita del congiunto (iure proprio).

Siamo presenti soprattutto in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige ma possiamo tranquillamente operare in tutto il territorio nazionale.